Maria di Magdala, si prepara per andare a trovare Gesù nel sepolcro, ma trovò la tomba vuota.
Dal Vangelo secondo Marco: 16,1-3:
“Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: “Chi rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro?”. Ma guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”. Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.”
Maria Maddalena diventa la principale testimone della risurrezione di Cristo.
Dal Vangelo secondo Giovanni 20,11-18:
“Maria invece stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva, mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto”. Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbuni!”, che significa: Maestro! Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di loro: io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto.”
Che bella storia! Commovente l’incontro tra Maria Maddalena e il Signore, il pianto spontaneo, segno evidente di un dispiacere sincero, la sorpresa e la gioia di averlo ritrovato. Maria Maddalena è l’archetipo di ogni persona, che pur partendo da lontano, svantaggiata, imperfetta, peccatrice, inizia a “seguire” il Signore dappertutto, lo cerca e quando teme di averlo perduto di nuovo, lo trova inaspettatamente sempre vicino. In questo momento mi sento di augurare a tutti di poter chiamare un giorno il Signore, come fece Maria Maddalena, “Rabbuni!”, perché così vorrebbe dire che ognuno di noi lo ha incontrato ed ha saputo riconoscerlo.
Per concludere questo mio articolo sulla vita di S. MARIA MADDALENA, ho pensato che non ci fosse modo migliore per congedarmi, se non con le parole e le note di una bellissima canzone, scritta dal nostro caro don Aldo Gattobigio, un sacerdote ora trasferito con grande rammarico nostro, in altra sede. La musica di questa bella canzone dedicata a S. Maria Maddalena, è di Norberto Checconi, un mio compaesano, ed è cantata dal coro della nostra parrocchia.
Apri i tuoi occhi al mondo
quando ti incontri con Lui,
guardaci fino al profondo,
dentro i sentieri più bui.
Stelle dal buio lontano
occhi di dolci armonie,
prendile con la tua mano,
bagna di luce le vie.
No, non cercatemi in Terra,
alzate gli occhi nel cielo
e si allontana la Terra,
cade dagli occhi un velo.
Voi mi vedrete risorto,
voi mi amerete infinito,
mi annuncerete già morto,
io vi preparo un convito.
Tu, Maddalena Maria,
tu, per l’annuncio e il perdono,
scelta ad aprirci la via
portaci questo suo dono.
Vinci il rumore dei sensi,
fa che ci parli l’amore,
quando tu pensi e ripensi
tutto è già scritto nel cuore.
Noi siamo molto cambiati,
vinti da forti passioni,
noi li chiamiamo peccati
persi tra grandi emozioni…
Prega il Maestro per noi.
Sciogli il profumo di unguento,
Versalo anche per noi,
apri le ali del vento.
Sciogli i capelli, la grazia
libera il canto e il sole,
l’anima inonda e la sazia
canta la vita che vuole…
Un particolare ringraziamento va a mio figlio Manuel, che mi ha aiutato nella trascrizione del testo nel computer.
Bibliografia generale:
G.Bigini, Il Nuovo Testamento, Ed. Paoline, 2000
R.Beretta,
E.Broli, Prefazione di Mons. Ravasi, Gli Undici Comandamenti, ed.PIEMME, 2002