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27 Gennaio, Aktion T4, Ausmerzen, campi sterminio, Dio e l'Olocausto, Dio e la Shoah, Ernst Lossa, il giorno della memoria, Koufbeuren, malattie genetiche, Marco Paolini, Norimberga, olocausto, Primo Levi, se questo è un uomo, Shoah, zingaro jenisch
Ausmerzen
” Ausmerzen è un vocabolo antico, appartiene a un lessico popolare, è una parola pronunciata dalle bocche dei pastori, viene da marzo e indica qualcosa che va fatto in quel tempo, ha un suono dolce ma un significato duro: a marzo, prima della transumanza, gli animali più deboli, quelli che non reggerebbero il viaggio, vanno soppressi…Cento anni fa, alla fine della Belle Epoque, Ausmerzen è la strada intrapresa dall’eugenetica tedesca”.
(Roberto Saviano-Commentando il libro di Marco Paolini, Ausmerzen)*
*Einaudi Editore, recensioni e commenti su Ausmerzen
Aktion T4
I’Aktion T4 è il nome convenzionale con cui viene designato il programma nazista di eutanasia che sotto responsabilità medica prevedeva la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili o da più o meno gravi malformazioni fisiche, cioè delle cosiddette “vite indegne di essere vissute” […] Ad ogni modo l’uccisione di disabili proseguì oltre la fine ufficiale dell’operazione, portando quindi il totale delle vittime ad una cifra che si stima intorno ai 200.000 individui. (Wikipedia)
Nel programma Aktion T4, non venivano uccisi solo chi era affetto da malattie genetiche o da gravi malformazioni, ben presto entrarono a farvi parte i malati degli ospedali psichiatrici, i disabili e minorati psichici, avvenivano inoltre, anche sterilizzazioni di massa affinché chi fosse stato portatore di malattie genetiche, non potesse più procreare al fine di migliorare la razza. Il programma Aktion T4 aveva due obbiettivi: una migliore igiene razziale e il risanamento dei conti dello stato; sopprimendo i portatori di handicap sia fisici che psichici, si abbattevano anche i costi per il loro mantenimento.
Ernst Lossa
Ernst Lossa, era un ragazzo jenisch di 14 anni, uno zingaro bianco dagli occhi scuri e dal volto fiero. Una professoressa lo indicò come “uno psicopatico di buon cuore ma privo di volontà, mentalmente quasi normale, ma impulsivo”. Con una diagnosi fantomatica di questo tipo, Ernst fu mandato in manicomio per “essere destinato a rimozione” *Ernst fu mandato presso l’ospedale psichiatrico Koufbeuren, tristemente noto per il medico e psichiatra Valentin Falthauser, inventore di una DIETA, una dieta da fame, priva di grassi, a base di sole rape, cavoli e mele. Dieta “mortale”, imposta alle vittime, bambini ed adulti, per destinarli alla morte*. (Wikipedia-Ernst Lossa). Ernst, non si piegò e resistette per un anno e mezzo, ma infine, consapevole che non sarebbe vissuto a lungo, regalò la sua foto ad un infermiere:
*”Il giorno prima che morisse mi lasciò una foto con la dedica”In memoria” sul retro. Gli chiesi come mai mi aveva dato quella foto, rispose che era sicuro che sarebbe morto in quell’ Istituto e mi raccomando’ che, siccome ero l’unica persona a volergli bene, fossi io a seppellirlo quando sarebbe morto.
IL GIORNO DOPO ERNST LOSSA FU UCCISO TRAMITE DUE INIEZIONI LETALI”.
(Deposizione di un infermiere al processo ai dottori “del processo di Norimberga”, Norimberga 1946)
*(Wikipedia-Ernest Lossa)
Quel giorno, l’infermiere non era di turno e quando giunse lo trovò seduto a terra nella stanza dei bambini; aveva il viso blu, la bava alla bocca e la pelle squamata. Dovettero passare ancora molte ore, prima che Ernst riuscisse a morire.
Caro diario, la prima cosa che mi viene in mente, è che con i miei problemi di salute, anch’io sarei rientrata nel programma Aktion T4 e pertanto destinata a “rimozione”. Ho scelto di parlare di Ausmerzen, nel giorno della memoria, perché non tutti sono a conoscenza di questi fatti accaduti prima della vera e propria Shoah; si potrebbe dire che Ausmerzen ha fatto da apripista agli orrori avvenuti in seguito, in pieno regime nazista. La storia di Ernst, mi ha spezzato il cuore, ma è uguale a milioni di altre storie. Il mio modo per non dimenticare e rendere testimonianza a tutte queste persone, è scrivere questo articolo e inserirlo in rete, in modo che Ernst Lossa e tutti quelli come lui, possano vivere ancora nella mente di chi leggerà il mio blog. Con l’Olocausto, l’uomo si e’ dimostrato l’animale piu’ feroce della terra, capace di distruggere un suo simile per il solo piacere di sopraffazione, con l’aggravante dell’ideologia; un fallimento su ogni profilo umano, un’ offesa all’intelligenza, alla pietas, all’amore; doti che ci caratterizzano e che ci diversificano, da ogni specie animale. Ogni giorno, in qualche parte del mondo si consumano tragedie simili alla Shoah, ma la stampa o chi di dovere non ne parla abbastanza, così, capita che anche noi a volte, un po’ per disinformazione, un po’ per menefreghismo, giriamo la testa altrove. Su un blog come il mio, dove si parla principalmente di Dio, è inevitabile interrogarsi dove Egli fosse mentre si consumava l’Olocausto.Tante menti illustri hanno formulato le più svariate ipotesi su questo argomento, io ne ho scelta una che rappresenta per me, anche una profonda convinzione: Dio era in Ernst, era in ogni bambino ucciso, in ogni ebreo, in ogni zingaro, in ogni oppositore politico, in ogni omosessuale, in ogni cosiddetto”diverso” che secondo la folle idelogia nazista, non aveva diritto di vivere e per questo motivo destinato ad essere soppresso nei campi di sterminio. Nella Shoah, Dio è morto 8 milioni di volte, poiché il Dio cristiano, si identifica in ogni essere umano che soffre o che viene sopraffatto dalla violenza e dal male. Ecco lo “scandalo” del Dio cristiano, inconcepibile per la maggior parte delle altre religioni, un Dio che si fa crocifiggere e’ debole agli occhi di molti, un Dio che si identifica con gli ultimi, non appare forte e invincibile, poco invitante per avere rassicurazioni; invece la sua forza e’ proprio la’, perche’ quella croce simbolo di sconfitta e’ diventata per Lui un trono, degno del più grande dei Re, dove ha vinto la morte, per Se’ e per tutti. Nessun’altra religione offre questa visione, in quest’ottica tutto si ribalta: il povero , l’oppresso, l’ultimo, diventa il primo, il prescelto. Per cui, dopo la venuta del Cristo c’è stata una vera e propria rivoluzione culturale e niente poteva essere più come prima. Per questo motivo ogni essere umano che soffre ingiustamente o che ha creduto e crede in Lui, sappia, che splendidi orizzonti si schiuderanno per loro oltrepassata la soglia terrena. Dopo cio’ che ho scritto oggi, mi sento di affermare di sentirmi profondamente cristiana, non potrei essere diversamente: né Calvinista, né sottomessa a un Dio che potrebbe fare di me ciò che vuole, né assoggettata ad un qualsivoglia Karma.
27 Gennaio 2015, il giorno della memoria, per non dimenticare:
“…Meditate che questo e’ stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore.
Stando in casa, andando per via,
coricandovi, alzandovi;
ripetetele ai vostri figli…”
Primo Levi