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IL REGNO MILLENARIO DI CRISTO APOCALISSE DI GIOVANNI CAP. 20,3-4
IL REGNO MILLENARIO DI CRISTO CAP. 20,3-4
3lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo. 4Poi vidi alcuni troni – a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare – e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni
Nel v. 3 si precisa che Satana è sotto controllo e non può prevalere perché superiore è la forza di Cristo: ben s’ adatta questa rappresentazione al periodo che intercorre tra la venuta di Cristo (o anche la rivelazione di Dio a Israele e il suo intervento salvifico nella storia) e la meta ultima della storia, un tempo in cui Satana è vivo ma prigioniero.
L’ immagine dei re della terra ostili a Dio e al suo popolo, “radunati e imprigionati in una fossa, rinchiusi in un carcere” per essere puniti, apparteneva già a Isaia 24,22. Ora, però, è applicata alle forze demoniache e ricorda che, anche nella storia – con la presenza di Dio e di Cristo accanto a noi – è possibile non temere più il male; anche quando apparentemente imperversa, le sue armi non sono invincibili ma spuntate, la sua forza è reale ma incatenata e bloccata.
Al regno e al giudizio di Dio partecipano, i testimoni di Gesù e della parola di Dio, I martiri “decapitati” perché essi non hanno voluto piegare il capo nell’ adorazione della Bestia. V. 4 essi hanno perso la loro vita per riottenerla in pienezza secondo la promessa di Gesù: “Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà”. Marco 8,35.
Questo è il mio fioretto di oggi
Mi rimbalza in testa il v. 3 dove Satana è tenuto sotto controllo dalla forza superiore di Cristo. Ebbene, riflettendoci, a mio avviso, nei “mille anni” in cui Satana è incatenato, c’è inclusa anche la nostra epoca. Ossia, in attesa della Parusìa, IL MALE è vivo e presente, ma è presente anche IL BENE in misura maggiore, tanto da poter tenere sotto controllo “la Bestia”. Posso sbagliarmi, non sono una teologa, però questa è la mia riflessione: SE IL MALE È DUE, IL BENE È TRE, altrimenti il mondo sarebbe finito da un pezzo.
Giusy Lorenzini ❤️
Scritto con l’ aiuto del libro del card. Gianfranco Ravasi, “Apocalisse”.