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Permettetemi un mio personale commento conclusivo
Rileggendo i tre articoli sugli angeli, intendo lasciare una mia personale riflessione che sia al di fuori da ogni vincolo strettamente teologico. Guardando con attenzione le rivelazioni che vengono dallo studio sulla dottrina angelogica, affiora in modo evidente, un mondo parallelo al nostro, vitale e attivo animato da queste creature angeliche, protese in un eterno movimento, divise per gradi e per ordini, ma unite e attratte da quell’unica meta da loro ambita: Dio. Un mondo invisibile eppur dinamicissimo. Mi ha colpito quella bella affermazione del filosofo Massimo Cacciari e la ripeto:”…NON TUTTO È IN QUESTO MONDO, NON TUTTO È QUESTO MONDO”. Esiste pertanto, un mondo visibile e uno invisibile, sia l’uno che l’altro creati apposta per noi, il primo quello visibile, per il nostro breve pellegrinaggio terreno e l’altro eterno e invisibile, per il nostro percorso ultraterreno. In un periodo storico come questo, dove regna il materialismo più assoluto e dove si è perso quasi del tutto il senso del sacro, parlare di una r ealtà invisibile può essere motivo di facile ironia, se non di derisione, perciò intendo esprimermi in termini il più possibili attuali e tangibili. Inizio portando come esempio il corpo umano. Nel corpo umano viene trasformata all’interno delle cellule, un’energia che non vediamo e che non percepiamo, quindi invisibile, che però il nostro organismo la utilizza ogni istante della nostra vita, per realizzare tutte le reazioni chimiche, utili alle sue attività vitali. Un altro esempio è il tempo e ci viene suggerito dal grande e illustre filosofo Seneca. Egli scrisse che gli uomini non hanno coscienza del tempo per il fatto che non cade sotto gli occhi, è immateriale e perciò è valutato pochissimo, quando invece il suo valore è elevato, perché è un fiume che scorre silenzioso e che mai tornerà indietro. Perciò, grazie agli esempi dell’energia e del tempo, entrambi invisibili ma esistenti, affermare con assoluta certezza che tutto ciò che non è visibile non esiste, è superficiale. Un altro argomento che mi sta molto a cuore e su cui intendo soffermarmi, è perché questo immenso movimento angelico non riesce a portare avanti la vera potenza di Dio e il bene nel mondo, in modo maggiore. La mia risposta a mio avviso, è che l’umanità non ha mai dato ascolto alle vie indicate da Dio; già nelle prime pagine della Bibbia, nel capitolo del Genesi, emerge chiaramente questo. Il senso profondo del peccato originale, non è di sicuro un mero peccato di una disobbedienza fanciullesca, il peccato d’origine è ben più grave: è di autonomia etica, l’uomo vuol decidere da solo ciò che è bene e ciò che è male, senza l’aiuto di Colui che è solo fonte di Bene e di Amore assoluto. Il libero arbitrio e’ un dono gratuito che Dio ha fatto all’essere umano, entro i limiti imposti da Lui, che non sono un’ imposizione dittatoriale, ma bensì una salvaguardia dettata dall’amore divino per il nostro bene. L’uomo invece sceglie diversamente, vuol essere padrone di disporre di ogni potere, si sente come Lui, non riconosce piu’ il suo stato di creatura imperfetta; ma avere questo potere comporta che la specie umana, il più delle volte, sceglie per sé e per gli altri la via del MALE, trasgredendo ogni regola indicata dallo stesso Creatore. Pretendere di conoscere ogni cosa per noi umani è impossibile, perche’ onniscienza e onnipotenza, significa penetrare tutti i segreti della natura e tutti i misteri della vita e questa prerogativa appartiene solo a Dio. Ogni giorno, l’uomo decide se essere Adamo o Cristo, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: guerre, violenze di ogni genere, popoli sfruttati, ridotti in schiavitù e in miseria. Un bieco asservimento al dio denaro che non risparmia neppure il nostro pianeta, depredato delle sue risorse e con danni ecologici al limite del risolvibile. La situazione odierna non si può dire di certo che è migliore, con il crollo dei valori e l’oscuramento della Trascendenza, l’essere umano si è allontanato ulteriormente e non percepisce più l’impulso benefico che Dio, ogni istante irradia ad ogni creatura. Il sole splende sempre in cielo, ma i suoi raggi non penetrano dappertutto: per riceverli totalmente e trarne tutti i benefici, ogni individuo deve riscoprire la coscienza del Divino e aprire il suo cuore a Lui, affinché quei raggi trasformino le tenebre in luce, così facendo la potenza di Dio e dei suoi angeli si renderà visibile, perché mettersi nelle mani di Dio, significa disporsi in una maniera tale, da poter ricevere ogni bene e ogni benedizione. Se il mondo procede nonostante tutto, e’ per il bene di quelle persone che con il loro operare portano avanti la creazione, è il BENE che salva, non dobbiamo dimenticarlo e Dio aiuta chi coopera con Lui. Arrivati a questo punto, mi rendo conto di essermi dilungata molto, ma non posso concludere finché non avrò terminato di esprimere il mio pensiero fino in fondo.
Continuo nelle mie riflessioni per fare una precisazione al fine di evitare fraintendimenti inaccettabili sull’azione esercitata dagli angeli e sull’azione dello Spirito Santo. L’angelo (come è stato già detto), accompagna Dio nelle svolte decisive della storia della Salvezza e il suo manifestarsi agli uomini non è mai dovuto ad una decisione propria, ma bensì, solo ed esclusivamente ad una volontà Divina. L’angelo custode, il nostro amico invisibile, ci indirizza e facilita in noi tutto ciò che può concorrere al bene, ma un angelo non potrà mai convertire un uomo, la conversione avviene soltanto attraverso l’azione dello Spirito Santo. Dice S. PAOLO: “I veri figli di Dio sono coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio”. Se una parola detta in qualunque circostanza ci rimbalza nel cuore, tanto da indurre in noi uno “scatto” che ci condurrà a Dio, è lo Spirito che ha agito, non l’angelo.
Gli angeli annunciavano ai profeti le missioni che Dio gli avrebbe affidato, ma il loro parlare e agire nel mondo era sotto l’impulso dello Spirito. Gesù si è incarnato nel ventre di Maria per mezzo dello Spirito Santo e l’angelo, era solo il messaggero. L’angelo si pone perciò, ai margini della storia, lo Spirito di Dio è il protagonista; questa è la sostanziale differenza, ed è bene non dimenticarla. Sono arrivata quasi al termine di questa mia “requisitoria” in favore di Dio e dei suoi angeli, ho deciso di chiudere il mio ragionamento, rivolgendomi questa volta a chi adombra dubbi o incredulità su queste creature angeliche. Non voglio prolungarmi con difficili concetti astratti o, al contrario, con citazioni di illustri Teologi o Santi. È mia intenzione, invece, offrire una motivazione semplice e autonoma su cui riflettere. Se gli angeli non esistessero, vorrebbe dire anche che le 300 citazioni della Bibbia sono false; di conseguenza bisognerebbe accettare l’idea che non apparvero ad Abramo, non apparvero a Giacobbe, né a Mosè, né a Giosuè, né ad Elia, né a Isaia, né a Zaccaria, né a Maria per annunciarle l’incarnazione di Gesù Cristo. Qua mi fermo. Se arrivati a questo punto, nel cuore di chi ha qualche dubbio, non è stata suscitata alcuna emozione, aggiungere anche solo un’altra parola, non avrebbe senso. Adesso ho finalmente concluso il mio lavoro. Ho scritto e detto tutto quello che volevo; solo di un’angelo non vi ho parlato, dell’angelo che si ribellò a Dio: Satana*…ma questa è un’altra storia. Sarà scritta solo se Dio vorrà, se la mia salute precaria me lo consentirà e soprattutto se voi, ora che sapete, lo vorrete.
*Satana…voglio segnalare che all’interno del blog, ho scritto tre articoli in passato: Dobbiamo credere all’Inferno? parte I, Dobbiamo credere Inferno? parte II, Dobbiamo credere all’Inferno? Parte III…tanto per iniziare…
Sulla sinistra del dipinto ci sono raffigurati Adamo ed Eva, cacciati dal Paradiso terrestre: l’amicizia con Dio si è interrotta, l’uomo ha deciso di vivere in autonomia, senza l’aiuto del Creatore. Sullo sfondo un Cherubino posto come guardiano: il Paradiso è precluso all’uomo. Nel centro del dipinto l’Arcangelo Gabriele e Maria. L’Arcangelo s’inchina davanti a Maria, ed ha fatto il suo annuncio, si comprende dal volto di Maria turbato e pensante. Maria ha una veste blu, simbolo di purezza e sacralità ed ha pronunciato il suo “sì”. Entrambi hanno le mani sul petto: Maria incrocia le mani come a proteggersi da quel “Sì” e da ciò che scaturira’ accettando il disegno di Dio. Le mani incrociate dell’Arcangelo Gabriele, sono in segno di devozione, ora non è più solo il messaggero di Dio, dinanzi a Maria sarà anche suo servitore. Lo Spirito Santo, simboleggiato dalla scia luminosa sta per sfiorare Maria, di lì a poco, sarà madre: Gesù Cristo s’incarnera’ nel suo ventre. La storia interrotta da Adamo ed Eva, avrà un nuovo inizio, con l’ingresso del Figlio nel tempo: Dio non abbandona l’umanità, la storia della Salvezza continua…
Giusy Beatrice Lorenzini❤️