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Due alberi, che paiono braccia protese in cerca di aiuto…

Terra, amata Terra

dolce patria mia,

dove si fa la guerra
giocando a sorte,

la vita e la morte.

Terra, mia amara Terra,

Madre Natura reclama:

congiura!

Fauna e flora sono sotto tortura.

Tutto il creato è perfezione

nulla si tocca senza ragione.

Terra, mia dolce Terra,

che doni cibo in quantità,

Terra, amata Terra,

ma l’ ego umano scabro,

nega un tozzo di pane

a chi ha fame.

Il dolo è un marchio

che appartiene all’ infame,

in contumacia

l’ impronta rimane .

Terra, mia amata Terra,

ferita, inquinata, derubata…

non perire, resisti!

Estinto realmente è

chi declina il tuo pregio,

e non accoglie il tuo dono,

facendone sfregio.

Terra Madre mia,

resisti, resisti, ancora!

Ascolta il grido di chi t’ ama
e spera,

che mai giunga quell’ ora.

Giusy Beatrice Lorenzini❤

22 Aprile 2024

Giornata mondiale della Terra

Analisi del testo

La Terra per l’ autrice della poesia è come la patria e, si considera, cittadina di questo mondo .

Un pianeta amatissimo, ma in mano ad un pugno di uomini, che a sorte, decidono la vita e la morte di tanti popoli, attraverso la guerra.

La Natura è ferita gravemente dagli umani, che trattano male gli animali uccidendoli tra mille tormenti. Come ad esempio negli allevamenti intensivi. Le piante non hanno un trattamento migliore: il disboscamento insensato e gli incendi appiccati di proposito, mettono a serio rischio, il nostro polmone verde.

Coloro che compiono questo “dolo” ai nostri amici animali e ai nostri amati alberi, sono  “marchiati” dall’ infamia e anche se ora non vengono perseguiti (contumacia), quel marchio rimane indelebile nel giudizio finale che darà Dio.

La Terra è sfruttata dall’ uomo in ogni settore e l’ inquinamento è tale da poter sopperire l’ intera umanità. È per questo motivo che il male che si compie al nostro pianeta torna indietro e con il rischio di annientare l’ intera popolazione terrestre.

Coloro che amano la Terra implorano il pianeta di resistere allo scempio che alcuni fanno. “Alcuni”, ma non tutti, altri come l’ autrice della poesia, amano la Terra perdutamente e sperano con tutte le forze che non arrivi mai il momento in cui, per il troppo inquinamento e sfruttamento, la Terra diventi un pianeta inabitabile dagli umani.

By Giusy Beatrice Lorenzini